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Il segmento testuale Sesto Fiorentino è stato riconosciuto sulle nostre fonti cartacee. Questo tipo di spoglio lessicografico, registrazione dell'uso storicamente determinatosi a prescindere dall'eventuale successivo commento di indirizzo normatore, esegue il riconoscimento di ciò che stimiamo come significativo, sulla sola analisi dei segmenti testuali tra loro, senza obbligatoriamente avvalersi di vocabolarii precedentemente costituiti.
Nell'intera base dati, stimato come nome o segmento proprio è riscontrabile in 49Entità Multimediali , di cui in selezione 10 (Corpus autorizzato per utente: Spider generico. Modalità in atto filtro S.M.O.G.: CORPUS OGGETTO). Di seguito saranno mostrati i brani trascritti: da ciascun brano è possibile accedere all'oggetto integrale corrispondente. (provare ricerca full-text - campo «cerca» oppure campo «trascrizione» in ricerca avanzata - per eventuali ulteriori Entità Multimediali)


da Enciclopedia dell'antifascismo e della Resistenza. Vol VI (T-Z e appendice), p. 666

Brano: [...]e eventualità, i tedeschi alle porte dell'abitato. In questa drammatica circostanza, ai partigiani si aggiunsero circa 400 fra sappisti e patrioti, dimostrando ancora una volta l'alto grado di solidarietà e lo spirito di lotta della popolazione sestese. Dopo la liberazione della città, ben 59 saranno i volontari che partiranno da Sesto per proseguire la lotta nei Gruppi di combattimento (v.).

Bibliografia: E. Ragionieri, Un comune socialista. Sesto Fiorentino, Editori Riuniti, Roma, 1953; Alfredo Angiolini, Socialismo e socialisti in Italia, 1902, Reprint degli Editori Riuniti, 1966; Gianfranco PerraGianni Conti, Sesto Fiorentino daU'antifascismu

alla Resistenza, Milano, 1980; Comune di Sesto Fiorentino, La Resistenza e la Guerra di liberazione su Monte Morello f L'aprile '44 a Cercina, Firenze 1985; Comitato unitario per le celebrazioni della Resistenza a Querceto, Querceto Repubblica partigiana, s.d.; Comune di Sesto FiorentinoComitato unitario antifascistaCasa del popoloParrocchia di Querceto, Nel 40° della Resistenza, Querceto ricorda Padre Eligio Bortolotti e tutti i quercetani caduti nella lotta di liberazione, Sesto Fiorentino, 1984.

E.Ni.

Seysslnquart, Arthur

N. in Moravia (Austria) il 22.7.1892, m. a Norimberga il 16.10.1946; avvocato.

Titolare di uno studio legale a Vienna ed esponente nazista, fu tra i più fanatici sostenitori dell’annessione dell’Austria alla Germania hitleriana.

Il 10.2.1938, dietro esplicita imposizione di Hitler al cancelliere austriaco Kurt Schuschnigg (v.), Seysslnquart venne nominato ministro della Sicurezza pubblica nel governo di Vienna e ciò costituì la premessa per l’annessione militare dell’Austria al Terzo Reich: appena diventato ministro, diede il via a manifestazio[...]



da Enciclopedia dell'antifascismo e della Resistenza. Vol VI (T-Z e appendice), p. 661

Brano: [...]si, un fratello di Giuseppe emigrato a Marsiglia, riuscì ad avere notizie della triste sorte subita dai suoi parenti nell’Unione Sovietica: dalie autorità dell’U.R.S.S. seppe che Giuseppe, un anno e mezzo dopo l’arresto, era morto per “collasso cardiaco” in un lager staliniano dell’Estremo Oriente. Ebbe anche l’indirizzo del nipote stabilitosi a Mosca sotto altro nome e, recatosi nella capitale sovietica, da lui seppe come era morta la madre.

Sesto Fiorentino

Comune di oltre 42.000 abitanti (di cui 40.000 nel capoluogo) tra Prato e Firenze, ai piedi del monte Morello. Noto centro commerciale e industriale, tra i più avanzati della Toscana, Sesto Fiorentino ha anche una lunga tradizione di lotte contadine e operaie, queste ultime storicamente connesse alla presenza di una importante manifattura di porcellane (Ginori) iniziata nella frazione di Doccia fin dai 1735.

Il comune socialista

Alla fine del secolo scorso Sesto aveva una popolazione di soli 15.000 abitanti, ma grazie alla sua alta concentrazione di classe operaia già costituiva uno dei punti di forza del movimento proletario in Italia, contro cui si scatenò la repressione nel 1898: durante i moti di protesta esplosi in seguito a un esoso aumento del prezzo del pane, il 5 maggio di q[...]

[...]gnuno si potè convincere che i dimostranti all’imprevista, senza nessun avviso, erano stati colpiti alla schiena mentre fuggivano » (Cfr. A. Angiolini. Socialismo e socialisti in Italia, pag. 31617).

La sanguinaria repressione, cui si aggiunsero arresti e processi, accrebbe lo slancio e allargò l’influenza del movimento operaio sestese, tanto che nel 1901, al congresso nazionale delle Camere del lavoro tenutosi a Reggio Emilia, i sindacati di Sesto Fiorentino si presentarono con un bilancio di lotta positivo, con 10 associazioni di categoria e 983 iscritti. In quello stesso periodo il P.S.I. conquistò la maggioranza elettorale, dando vita al primo comune « rosso » della Toscana, un’amministrazione durata vent’anni e considerata esemplare nella storia del municipalismo socialista. Era ancora in corso la Prima guerra mondiale quando vennero precisandosi fra i lavoratori sestesi quelle differenziazioni che, quantunque inevitabili, avrebbero fatto trovare purtroppo divise e contrapposte le for

661



da Enciclopedia dell'antifascismo e della Resistenza. Vol III (H-M), p. 807

Brano: [...]i giorni dopo, il 29 giugno, altri 5 paesani furono fucilati dai tedeschi.

Il 25 agosto un'altra rappresaglia investì le piccole frazioni di Moscia e Lagacciolo, dove i nazisti trucidarono due coppie di montanari. Il

4 settembre, sempre a Montemignaio, vennero fucilati dai tedeschi due giovani.

Monte Morello

Altura (934 m s.l.m.) dell’Appennino Toscoemiliano a nord di Firenze, dopo I'8.9.1943 fornì rifugio a gruppi di antifascisti di Sesto Fiorentino e di Campi Bisenzio, dai quali sarebbe nata nella primavera successiva la 22a Brigata d'assalto Garibaldi « Lanciotto Ballerini ».

Il 15.10.1943 una colonna di repubblichini riuscì a sorprendere in località Cappella di Ceppeto un gruppo di partigiani. Nello scontro seguitone, cadde Giovanni Checcuccì, un operaio comunista delle Officine Pignone che, nel 1937, era stato condannato dal Tribunale Speciale a 7 anni di reclusione.

Constatata l'insicurezza della zona, i gruppi partigiani si spostarono nel Mugello (v.), dove proseguirono la loro attività malgrado le avverse condizioni stagiona[...]

[...]irenze fino a pochi giorni prima. Furono così fucilati Anna Maria Enriques Agnoletti, Italo Piccagli, Pietro Ghergo, Dante Romagnoli, Fer

dinando Panerai, Fiorenzo Franco e un altro patriota non identificato. Col progredire della buona stagione, i gruppi esistenti sul Monte Morello dettero vita alla Brigata d’assalto Garibaldi « Bruno Fanciullacci » la quale continuò a svolgere anche compiti di collegamento tra l'organizzazione clandestina di Sesto Fiorentino e le altre Brigate Garibaldi dislocate sul Morello e sul Pratomagno.

Durante l’estate del 1944 la « Fanciullacci » sostenne duri scontri armati con reparti nazifascisti, nel corso dei quali caddero numerosi partigiani. Poi, appena iniziata la battaglia di Firenze (v.), la Brigata scese in città, prendendo direttamente parte alla liberazione di Sesto Fiorentino.

Montenegro

In serbocroato Crna Gora. Una delle sei repubbliche della Repubblica federale jugoslava. Situato nella parte sudoccidentale del paese, ai confini con l’Albania e bagnato dal mare Adriatico, ha una superficie di 13.800 kmq (paragonabile al TrentinoAlto Adige), con circa 550.000 abitanti. Regione arida e montuosa, tra le più povere che dal 1919 costituiscono la Jugoslavia (v.), ha i due terzi della popolazione tuttora occupati in un’agricoltura poco redditizia. La capitale è Titograd (31.000 abitanti).

Cenni storici

Considerato ufficialmente come parte deH’Impero ottoman[...]



da Enciclopedia dell'antifascismo e della Resistenza. Vol IV (N-Q), p. 601

Brano: [...]no squadrista della Pignone si appropriò addirittura dei fondi della Cassa mutua.

L’unica forza politica organizzata aH’interno della fabbrica rimase quella comunista che, aH’indomani delle leggi eccezionali del novembre, diventerà clandestina.

Già nel maggio de! 1926 era stato arrestato Altiero Bonini, responsabile della cellula comunista della Pignone, così descritto dalla polizia:

* Il Bonini fu iscritto all'Avanguardia Socialista di Sesto Fiorentino ed era considerato gregario attivo, convinto e pronto a qualsiasi propaganda in seno al partito. Successivamente passò all'Avanguardia Comunista di Castello, restandovi fino allo scioglimento della sezione, avvenuta nel 1921. Contava numerose amicizie fra gli stessi compagni di fede, fra cui il Cerreti, il Fantechi Mario, bracciante del luogo e il Pancrazi Valentino. Il Bonini, dopo l'avvento del fascismo, sembrò appartarsi dai compagni e dai ritrovi notoriamente frequentati da sovversivi, lasciando supporre alle autorità un certo ravvedimento, che invece non è avvenuto » (C.P.C. fase. Pancra[...]

[...]i del novembre 1926 i comunisti continuarono a mantenere nella fabbrica,

pur tra grandi difficoltà, la loro organizzazione. È da supporre che questa si sia rafforzata intorno agli anni della «svolta» (192930), quando si ebbero alla Pignone numerosi licenziamenti (soprattutto di scapoli e di donne) che alimentarono gli scontenti contro il regime. Sta di fatto che nell’ottobre 1931 fu arrestato e inviato al confino l’operaio Vasco Bianchini, di Sesto Fiorentino, accusato di diffondere stampa sovversiva giunta a Fiorenzuola.

Dopo il 1933, in ottemperanza alle direttive del partito, si ebbe una consistente infiltrazione dei comunisti nei sindacati fascisti, tanto che il comunista Tiberio Ciampi divenne per un certo periodo fiduciario di fabbrica. Da quello stesso anno, a tutti i lavoratori della Pignone venne l’imposizione di iscriversi al fascio, quale condizione per mantenere il posto di lavoro, ma non fu da tutti rispettata.

Nel 1934 venne arrestato l’operaio Autilio Ceccarelli che, deferito al Tribunale speciale, fu condannato a

4 anni di[...]



da Enciclopedia dell'antifascismo e della Resistenza. Vol IV (N-Q), p. 602

Brano: [...] a tale accorgimento, alla Pignone fu possibile mantenere intatte tutte le cellule e nessuno dei responsabili (Otello Bandini, Athos Bonardi, Tiberio Ciampi, Nello Secci, Galliano. Melani, Bruno Falciani, Aleandro Cecchi, Giù!io Moca!J, Dino Ciardi, Alvaro Biagiotti, Paolo Tincoi ini) potè essere individuato.

Nel giugno 1943, per ricordare l’anniversario del delitto Matteotti, in collegamento con le organizzazioni esterne delle Tre Pietre, di Sesto Fiorentino e di Calenzano venne effettuata una nuova, massiccia diffusione di volantini. Sempre nel

1943 i comunisti riuscirono a organizzare una manifestazione all’interno della fabbrica per protestare contro la revisione delle paghe orarie imposta dalla Direzione. In seguito a questo episodio, si ebbe l’impressione che alla Pignone vi sarebbero state le condizioni per tentare una manifestazione ancora più ampia.

II 26 luglio 1943, all’annuncio della

caduta del regime, alla Pignone il lavoro fu iniziato con l’abbattimento dei simboli del fascio. In ogni reparto si svolsero assemblee che poi co[...]

[...]ui entrarono a far parte gli operai Bonardi, Mocali e Lui li, con il compito di definire le rivendicazioni da portare avanti e di discutere i nuovi obbiettivi della lotta in assemblee di reparto e conferenze di officina.

« Dopo il 25 luglio si presentò la possibilità di fare una valutazione delle forze organizzative del P.C.I. e in una riunione potemmo stabilire che esistevano gruppi organizzati al reparto fonderia e collegati con elementi di Sesto Fiorentino.

Un altro gruppo esisteva al reparto torpedificio e uno alla V Sezione, ambedue collegati con compagni delle Officine Galileo. La forza complessiva poteva essere calcolata a circa 50 elementi su 2300 operai. Pochi, ma sufficienti per formare i quadri dirigenti per le future azioni ». [La Colata, 30.11.1952, articolo « La nostra lotta »).

Dopo l’8 settembre la situazione precipitò. Il presidente della azienda Zenone Benini fu arrestato dai fascisti e rinchiuso nel carcere di Verona sotto l’accusa di avere favorito gli autori del colpo di stato. Dure rappresaglie furono nello stesso tempo[...]



da Contro ogni ritorno : dal fascismo alla Costituzione repubblicana : Provincia di Firenze, 2 giugno 1972 / \a cura di Claudio Galanti, Paolo Tinti, Giovanni Verni!, p. 51

Brano: [...]to veniva loro chiesto e protestarono la loro innocenza; malgrado ciò furono trattenuti per un anno intero e cioè fino a quando la maggior parte di noi non fu prosciolta in istruttoria.

Per farsi un’idea di quanto accaniti e feroci fossero gli interrogatori basti dire che un compagno di Palazzuolo di Romagna, arrestato al suo paese e portato a Firenze per le indagini, morì in Questura a seguito delle violenze subite; un altro, il Banchelli di Sesto Fiorentino, dovette essere internato in manicomio, dove si trova tuttora; anche il Gino Targioni dovette essere ricoverato per qualche tempo al manicomio

Oltre al Senatori ed Maestrelli, andarono al Tribunale Speciale Alessandro Pieri; il Nazareno Coli, che era un grande invalido di guerra; il Bucciarelli di S. Frediano che morì in carcere a Civitavecchia per i maltrattamenti e le privazioni; il Parenti Giulio, l’Alfonso Ragionieri, il Grassi Ruggero che ho già ricordato, il Cristoforo Felici, il Dante Tacci, il Gino Lastrucci, il Pagani Vincenzo ed il Mannini Gino. Fra tutti rimediarono la bellezza [...]



da Enciclopedia dell'antifascismo e della Resistenza. Vol VI (T-Z e appendice), p. 22Appendice con numerazione propria (Monografia/libro

Brano: [...]a del Carnaro; Resistenza romana, Fronte militare clandestino della; Ribelle, Fornasiero; Riformismo; Roatta, Mario; Robotti, Paolo; Ronchi, Marcia di; Rossi, Ernesto; S.A.P.; Segre, Dino; Settarismo; Spinelli, Altiero; Stalin; Stalinismo; in Storicismo: Gli abusi dello storicismo; Sudan; Svizzera; Tagliaferri, Gino; Togliatti, Pai miro; Unione delle Repubbliche Socialiste Sovietiche (Secondo dopoguerra) ; Università leninista; Vidali, Vittorio; Sesto Fiorentino; Guerra mondiale, Seconda.

Notarianni Michelangelo M.No.

Banfi, Antonio; Borgese, Giuseppe Antonio; Croce, Benedetto; De Ruggiero, Guido; Lukàcs, Gyorgy.

Nozzoli Guido G.No.

Brisighella, I G.A.P. di.

Oberti Antonio A.Ob.

Garino, Maurizio; Marcellino, Guglielmo; Prioglio, Augusto; Vacchieri, Ettore.

Oldrini Giorgio G.OI.

Falck, Società; Garelli, Officina; Isotta F raschi ni.

Onofri Nazario Sauro N.S.O.

Pini, Giorgio; Vighi, Roberto; Zanardi, Francesco.

Orlandini Alessandro A.O.

Scalvaia; Siena.

Ortona Silvio S.Or.

Cherokee, Missione.

Ottaviani Edoar[...]



da Enciclopedia dell'antifascismo e della Resistenza. Vol IV (N-Q), p. 690

Brano: [...]sa e di tutela dell’ordine pubblico, proteggendo la popolazione dagli ultimi attacchi delle truppe in ritirata. Successivamente il Comitato prese contatto con

gli altri C.L.N. della zona e con le autorità militari alleate, fornendo guide e staffette che si portavano sulle linee tedesche per raccogliere informazioni delle forze nemiche.

Nello stesso periodo, numerosi patrioti pontassievesi combattevano per la liberazione di Firenze e poi di Sesto Fiorentino, distinguendosi negli scontri che accompagnarono quelle operazioni. Dopo il passaggio del fronte, molti di loro si arruolarono volontari nei Gruppi di combattimento per continuare la lotta fino alla completa liberazione del paese.

M.D.T.

Bibliografia: A. Battagli, Il movimento operaio a Pontassieve dall’unità al fascismo, Comune di Pontassieve, 1980.

Pont Canavese

Comune di 5.000 abitanti in provincia di Torino. Alla confluenza dei torrenti Orco e Soana e all’imbocco delle omonime valli, durante la Guerra di liberazione fu culla del movimento partigiano dell’alto Canavese.

Dopo[...]



da Enciclopedia dell'antifascismo e della Resistenza. Vol III (H-M), p. 259

Brano: [...] per due anni al confino.

Dopo l’8 settembre 1943 prese parte alla Guerra di liberazione, nelle file della Resistenza toscana. Dapprima designato responsabile militare del P.C.I. a Lucca, fu poi inviato dal suo partito in Apuania dove assunse, in un momento particolarmente difficile a causa dei numerosi arresti, la direzione dell’attività. Con il suo vecchio compagno di lavoro e di lotte Rigoletto Caciolli (v.), anch’egli operaio comunista di Sesto Fiorentino, e con i dirigenti comunisti locali superstiti riprese le fila del movimento

partigiano e, dalla primavera del

1944, rappresentò il P.C.I. nel C.L.N. di Massa Carrara (v.).

All’indomani della Liberazione fondò la Federazione comunista legale della provincia, quindi tornò a Firenze. Qui, entrato al lavoro presso la Società Elettrica del Valdarno, divenne segretario della Commissione interna dell’azienda. Si spense, dopo anni di sofferenze, colpito da grave malattia.

Romeo Landini e Rigoletto Caciolli, riconosciuti rispettivamente come comandante militare e commissario politico di m[...]



da Enciclopedia dell'antifascismo e della Resistenza. Vol II (D-G), p. 364

Brano: [...]ta contro il nazifascismo non si esaurì tuttavia con la liberazione del territorio provinciale, in quanto migliaia di ex partigiani e patrioti continuarono la lotta arruolandosi nei Gruppi di combattimento (v.).

L.Gu.G.Ve.

Bibliografia: E. Conti, Le origini del socialismo a Firenze (18601880), Roma, 1950; L. Guerrini, Il movimento operaio empolese dalle origini alla guerra di liberazione, Firenze, 1954; E. Ragionieri, Un comune socialista: Sesto Fiorentino, Roma, 1953; N. Capitini Maccabruni, La Camera del Lavoro nella vita politica e amministrativa fiorentina (Dalle origini al 1900), Firenze, 1956; Giorgio Mori, La Valdelsa dal 1848 al 1900. Sviluppo economico, movimenti sociali e lotta politica, Milano, 1957; « Non Mollare1925 », Firenze, 1968; Atti del convegno su «La Toscana nel fascismo 1922/1939 », Fi

Sappisti durante la battaglia per la liberazione di Firenze (agosto 1944)

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Grazie ad un complesso algoritmo ideato in anni di riflessione epistemologica, scientifica e tecnica, dal termine Sesto Fiorentino, nel sottoinsieme prescelto del corpus autorizzato è possible visualizzare il seguente gramma di relazioni strutturali (ma in ciroscrivibili corpora storicamente determinati: non ce ne voglia l'autore dell'edizione critica del CLG di Saussure se azzardiamo per lo strumento un orizzonte ad uso semantico verso uno storicismo μετ´ἐπιστήμης...). I termini sono ordinati secondo somma della distanza con il termine prescelto e secondo peculiarità del termine, diagnosticando una basilare mappa delle associazioni di idee (associazione di ciò che l'algoritmo isola come segmenti - fissi se frequenti - di sintagmi stimabili come nomi) di una data cultura (in questa sede intesa riduttivamente come corpus di testi storicamente determinabili); nei prossimi mesi saranno sviluppati strumenti di comparazione booleana di insiemi di corpora circoscrivibili; applicazioni sul complessivo linguaggio storico naturale saranno altresì possibili.
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